L’autoritratto VS #selfie

L’era di instagram, degli smartphone, delle fotocamere ovunque ha generato la moda ormai onnisciente dei selfie.

Ma effettivamente cos’è un selfie e cos’è (o cosa era) un autoritratto? è possibile delineare delle differenze sostanziali tra i due o possono essere definiti la stessa cosa?

 

Secondo me la questione può essere analizzata sia da un punto di vista psico-sociale sia da un punto di vista prettamente fotografico.
Il Selfie è quella moda, tendenza, “pratica fotografica” di prendere un telefonino (o qualsiasi dispositivo con fotocamera), e scattarsi una foto (che sia da soli, in gruppo non ha molta importanza, l’importante – dicono gli esperti di selfie – è di cercare di far percepire il luogo in cui ci si trova o cosa si sta facendo).
Dietro al selfie (soprattutto nel gentil-sesso) si è sviluppato tutta una tendenza espressiva che sembra essere “fondamentale” per un buon risultato…ma qual’è questo risultato? è proprio qui il “problema”…il selfie non nasce per ricordare un momento (o meglio questo passa nettamente in secondo piano), la cosa importante è mostrare e mostrarsi agli altri per creare un alone di interesse per se stessi. Siamo convinti che i “followers” siano dei fans pronti a osannarci ogni volta che ci palesiamo a loro, ognuno crede di essere così interessante da dover comunicare la sua presenza al mondo ogni volta che esce di casa o fa qualcosa che lui ritiene di interesse generale; è il meccanismo del “like” che ha dato origine a tutto questo oppure doveva essere una conseguenza sociale di un era dominata da rivoluzioni come il cinema e la televisione?
Se ci pensiamo bene è stata un susseguirsi di eventi: il cinema ha creato i miti, poi la tv ha reso questi miti più umani, in seguito i programmi hanno portato la gente comune in tv (in spettacoli, talkshow, ecc) ed a seguire i reality hanno portato il qualunquismo ad essere osannato come mito/divo; in fine internet ed i social e il web2.0 hanno messo la ciliegina sulla torta dando la possibilità proprio a chiunque (senza alcun casting, performance, scelta) di sentirsi qualcuno oltre il proprio nucleo di conoscenze – e questo potrebbe essere apparentemente un disastro ma pensandoci non è meraviglioso che chiunque possa avere la possibilità di esprimere se stesso liberamente senza vincoli? alla fine andrà avanti solo se la sua idea, visione, parere  è apprezzata dalla massa (= +followers)…è la legge di chi ha il numero di “like” – “fan” – “follower” a più zeri.

Invece a livello fotografico? (dato che qui parliamo di fotografia)
Il selfie non è una fotografia e non deve essere confusa con l’autoritratto fotografico – a mio avviso ovviamente

L’autoritratto in fotografia nasce come forma artistica…un desiderio di rappresentare uno stato emotivo, psicologico, concettuale dell’autore (a riguardo segnalo un bel libbricino della edizioni FotoNote Contrasto intitolato appunto Autoritratti di G. Boni). Certamente quasi tutti i più grandi fotografi (e meno grandi) si sono cimentati nel autoritratto ma più che come una forma di esibizionismo (comune più oggigiorno) come una esigenza artistica di esprimere una parte di se stessi; oltre a loro ci sono poi una serie di artisti che invece hanno e stanno dedicando la loro vita artistica alla disciplina dell’autoritratto: Francesca Woodman, Cindy Sherman (http://www.cindysherman.com/) – tra i top – ma mi sembra giusto anche citare una giovane e italiana Anna Di Prospero (http://www.annadiprospero.com/home.htm) che ha realizzato una serie di lavori davvero molto interessanti e sta riscuotendo nel settore artistico davvero un bel interesse.
Ovviamente oltre a loro ci sono tantissimi altri esempi di autori che hanno lavorato sull’autoritratto ma a mio avviso loro sono certamente tra le autrici che lo ha fatto nel modo più profondo e concettuale tra altri.

Quindi l’autoritratto è una forma artistico-fotografica legata moltissimo non all’immagine in se prodotta ma a tutto ciò che c’è dentro e dietro, è un lavoro che l’autore compie su se stesso cercando di esprimere ciò che ha dentro, ciò che lo circonda e gli stati emotivi che lo fanno esistere nel momento in cui si compie l’atto fotografico.

Oggi la fotografia di autoritratto è molto motlo comune tra i fotoamatori ma vorrei sottolinerare che non possiamo definire un autoritratto (a livello concettuale) una fotografia di se stessi con la macchina fotografica in mano o vicino (nda: sfido chiunque a trovare negli scatti delle su citate artiste un solo scatto ufficiale in cui si riprendono con la fotocamera in mano o vicino a loro)..diciamo che quella più che altro un autoscatto più che un autoritratto.

Quindi diciamo che in fotografia possiamo dire che un autoscatto è molto simile a un odierno selfie, mentre lasciamo il termine autoritratto a quacosa di più pensato, annoverabile a qualcosa molto vicino all’arte fotografica.

Allora buon #selfie a tutti ^_^

nota a margine: vorrei sottolineare che è possibile annoverare moltissimi più artiste donne che si cimentano nel’autoritratto che uomini…o che certamente sviluppano un certo interesse artistico in maniera più diretta…non saprei ceramente spiegarmi il perchè…